«La persona oltre lo sport»
Uisp, attività per 16mila

(Ed. VENEZIA)
Diritti, ambiente, solidarietà. Se dovessimo riassumere il concetto alla base delle attività dell'Uisp, potremmo utilizzare questi tre obiettivi, sui quali l'ente, dal 1948, ha sempre cercato di focalizzare il proprio lavoro per la loro salvaguardia e la loro crescita. Nata al termine della seconda Guerra Mondiale in un periodo di grande difficoltà per il Paese, l'Unione Italiana sport popolare si è impegnata nel favorire un accesso a tutti coloro che volevano intraprendere una disciplina, cercando di rendere questi momenti un fattore non solo ludico-motorio, ma anche di aggregazione sociale, adoperandosi nella creazione di legami tra i partecipanti che consolidassero il tessuto sociale.
Da allora sono cambiate molte cose, come il nome, ad esempio, che dopo il congresso del 1990 divenne Unione italiana sport per tutti, adattandosi ai cambiamenti inevitabilmente succedutesi, ma mantenendo il focus sui capisaldi dell'associazione: attenzione massima su chi partecipa alle attività, indissolubilmente legate ad uno scopo sociale, ponendo l'individuo nelle migliori condizioni per potersi esprimere al meglio, come spiega il presidente della sezione provinciale, Paolo Peratoner: «Nel corso degli anni sono cambiate molte cose, dalle esigenze di chi pratica lo sport a tutto ciò che ci circonda. Ma restano intatti i valori che cerchiamo di trasmettere in quello che facciamo, riassumibili in una medaglia a due facce: da una parte c'è la sezione sportiva, dall'altra quella della promozione sociale. Non è possibile scinderle».
Attiva a partire dai primi anni ’70, la sezione di Venezia oggi può contare su oltre 16000 soci, divisi in più di 220 associazioni, che abbracciano una enorme varietà di discipline, dalla danza alla pallavolo, dalle manifestazioni podistiche al pattinaggio, in un bacino che si compone di molti giovani, con il 35% degli iscritti al di sotto dei 20 anni. «Questo dato esprime il nostro lavoro nel cercare di frenare il distacco dei ragazzi dallo sport - spiega Peratoner - poiché ad oggi è sempre più frequente la mancanza di spazi negli ambienti agonistici. Questa situazione, non decisamente una colpa da attribuire ai giovani, sta contribuendo nell'accrescere il dato degli atleti che abbandonano l'attività in età adolescenziale, ai quali cerchiamo di offrire uno spazio per poter proseguire a fare ciò che loro piace, e che non avrebbero possibilità di fare in altre realtà».

LE INIZIATIVE
Di corsa per chi soffre e per l’ambiente

(Ed. VENEZIA)
Da una parte l'attività sportiva, dall'altra la promozione sociale. Sono state molteplici in questi anni le iniziative lanciate dall’Uisp legate non solo allo sport, come "Diamoci una mossa", una serie di incontri con i bambini delle scuole primarie nei quali viene valorizzata non solo l'importanza dello svolgere dell'attività fisica, ma anche l’attenzione a una corretta alimentazione. A punta San Giuliano, una sezione della Vela Mestre si occupa di "Vela per tutti", che svolge attività nautiche con ragazzi portatori di handicap. Il 21 febbraio ha avuto luogo la 27. edizione del "GiocaGin", una giornata all'insegna della sport e della solidarietà nella quale si sono succedute esibizioni di danza, ginnastica artistica, arti orientali al fine di raccogliere fondi per consolidare il sistema ludico sportivo per i campi profughi del popolo saharawi ed nella località di Foundiougne, in Senegal. Per le strade cittadine, si è svolta, il 12 aprile, un'altra delle manifestazioni caratteristiche dell'Uisp, "Vivicittà", corsa podistica non competitiva sulle lunghezze di 6 e 12 chilometri, svoltasi in contemporanea in altre 80 città, finalizzata alla realizzazione di attività all'interno dei campi profughi palestinesi. A fine maggio, a Mirano, "Yoga Insieme" ha richiamato un folto numero di appassionati permettendo di conoscere meglio la disciplina oltre alla cultura orientale; e ancora la Maratonina di Mestre, che il 13 settembre porterà i podisti tra le strade e i parchi della città.
«Anche se può non essere immediato il collegamento - spiega Peratoner - questa è una di quelle manifestazioni in cui diamo importanza anche al ruolo dell'ambiente. Volgiamo correre lungo spazi puliti, ed è proprio per questo che sensibilizziamo i nostri atleti ad una maggiore attenzione a ciò che ci circonda. Vogliamo che questo sia una delle tante attività attraverso le quali educare, nonché favorire una maggiore integrazione e rivitalizzazione del tessuto urbano, passando ad esempio per zone più complicate, come abbiamo fatto a maggio in occasione della ’Corri via Piave’».(a.fur.)

Tante soddisfazioni da calcio, pattinaggio e parkour
I SUCCESSI
La formazione di calcio a cinque si è laureata campione nazionale

(Ed. VENEZIA)
Ginnastica artistica, calcio a 5, equitazione, motocross, cricket, ciclismo. La varietà appena descritta rende l'idea della quantità delle discipline seguite dall'Uisp. Non solo quelle olimpiche, ma anche particolarità come il parkour, nato negli anni ’90 in Francia, che consiste nell'eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all'ambiente circostante.
Proprio in questo weekend, si è svolta Next Adventure, una tre giorni tra Cimolais, Mestre e l'isola della Giudecca, nella quale gruppi di ragazzi hanno volteggiato per le strade e per le calli di Venezia: «Questo è un progetto importante - spiega Peratoner - auto-gestito dagli Indysciplinati, un gruppo di ragazzi che, in questo tipo di attività, si carica di responsabilità che portano ad una crescita sia individuale che di gruppo».
Una disciplina legata a doppio filo con la ginnastica artistica, le cui basi sono fondamentali per praticare il parkour, che conta uno dei maggiori serbatoi di atleti dell'Uisp: «Questa è una disciplina che centra appieno il nostro obiettivo di garantire spazio a tutti. Nelle nostre associazioni trovano posto tutte quelle atlete che altrove non avrebbero spazio e modo di poter praticare questa disciplina».
Allo stesso modo, anche la danza incontra una grande domanda di giovani e meno giovani, passando per gli sport acquatici, con la vela e la canoa presenti a punta San Giuliano con le associazioni del Circolo velico Casanova ed il Canoa Club, senza dimenticare le associazioni remiere, che in questi anni si sono sempre più avvicinate all'ente. Ed in tutto questo non mancano anche i risultati: perché se rimane saldo il principio di dare spazio a tutti, i trofei non possono che far piacere, come afferma Peratoner: «Quest'anno abbiamo avuto grandi soddisfazioni dalla rappresentativa di calcio a 5 che si è laureata campione nazionale, assieme a quelle che ci ha dato la squadra di calcio a 11, classificatasi terza, ed a quelle arrivate nel pattinaggio, dove abbiamo avuto ottimi piazzamenti. Sono successi importanti che non possono che essere valorizzati».